La Libertà che guida il popolo

La Libertà che guida il popolo è l’opera più importante e nota di Eugène Delacroix (1798-1863), caposcuola della pittura romantica francese. Venne realizzata in soli tre mesi ed esposta al Salon del 1831, acquistata dallo Stato e fu il primo quadro politico della pittura moderna.

La composizione

La personificazione della Libertà sta al centro della composizione. La seguono borghesi e popolani, soldati e giovani, tutti uniti per un ideale comune. In lontananza tra il fumo e la polvere si intravvedono altre figure, edifici della città e le torri della cattedrale di Nôtre Dame, un particolare che situa la scena a Parigi.

Il soggetto

L’opera mostra il momento in cui il popolo avanza sulle barricate guidato da una figura femminile con la bandiera francese in una mano e la baionetta nell’altra. È la personificazione della Libertà, che unisce tutti gli uomini. Essi, ci dice il quadro, combattono insieme per gli stessi ideali.

La Libertà

La Libertà avanza impetuosa, come una popolana vestita poveramente. In testa indossa il berretto usato anticamente dai Frigi (popolo dell’Asia Minore) e adottato come simbolo dai repubblicani durante la Rivoluzione francese. Per effetto della sua forza e per la centralità appare più grande e più luminosa delle altre figure. La Libertà che guida il popolo celebra le “Tre gloriose giornate” di Parigi o Rivoluzione di Luglio (27-28-29 luglio 1830), quando il popolo insorse contro re Carlo X, che aveva sospeso la libertà di stampa e sciolto la Camera dei deputati. Delacroix, che è forse il personaggio con il cilindro nel quadro, non aveva partecipato ai moti insurrezionali ma volle fornire un suo contributo alla causa rivoluzionaria con la sua arte.

Il significato

Per Delacroix la pittura doveva trasmettere emozioni, appassionare e coinvolgere lo spettatore. In quest’opera l’artista ha voluto rappresentare l’amore per l’indipendenza nazionale che animò il Romanticismo.

Il colore e la luce

Il cielo è illuminato dai colori prevalenti del rosso, del bianco e del blu (i colori della bandiera francese), che tornano nella camicia azzurra e nella fusciacca rossa del ferito al centro o nella calza blu del cadavere sulla sinistra. La pennellata è rapida e mossa. I volumi dei corpi sono evidenziati dalle ombreggiature e dalla luce che produce un forte contrasto con le altre zone oscure. Le reazioni Quando La libertà che guida il popolo fu esposto, il pubblico rimase sconcertato per la violenza e la crudezza dell’opera. Delacroix fu criticato per l’eccessivo realismo con cui aveva trattato il tema del nudo. In realtà, nell’opera l’artista ha mescolato dettagli reali ed elementi tratti dall’arte classica. La Libertà, infatti, ricorda la greca Venere di Milo, esposta al Museo del Louvre, dove Delacroix poteva facilmente ammirarla.

Risultati immagini per DelacroixEugène Delacroix

Irene Rizzo 4°SB La Libertà che guida il popolo è l’opera più importante e nota di Eugène Delacroix (1798-1863), caposcuola della pittura romantica francese. Venne realizzata in soli tre mesi ed esposta al Salon del 1831, acquistata dallo Stato e fu il primo quadro politico della pittura moderna. La composizione La personificazione della Libertà sta al centro della composizione. La seguono borghesi e popolani, soldati e giovani, tutti uniti per un ideale comune. In lontananza tra il fumo e la polvere si intravvedono altre figure, edifici della città e le torri della cattedrale di Nôtre Dame, un particolare che situa la scena a Parigi. Il soggetto L’opera mostra il momento in cui il popolo avanza sulle barricate guidato da una figura femminile con la bandiera francese in una mano e la baionetta nell’altra. È la personificazione della Libertà, che unisce tutti gli uomini. Essi, ci dice il quadro, combattono insieme per gli stessi ideali. La Libertà La Libertà avanza impetuosa, come una popolana vestita poveramente. In testa indossa il berretto usato anticamente dai Frigi (popolo dell’Asia Minore) e adottato come simbolo dai repubblicani durante la Rivoluzione francese. Per effetto della sua forza e per la centralità appare più grande e più luminosa delle altre figure. La Libertà che guida il popolo celebra le “Tre gloriose giornate” di Parigi o Rivoluzione di Luglio (27-28-29 luglio 1830), quando il popolo insorse contro re Carlo X, che aveva sospeso la libertà di stampa e sciolto la Camera dei deputati. Delacroix, che è forse il personaggio con il cilindro nel quadro, non aveva partecipato ai moti insurrezionali ma volle fornire un suo contributo alla causa rivoluzionaria con la sua arte. Il significato Per Delacroix la pittura doveva trasmettere emozioni, appassionare e coinvolgere lo spettatore. In quest’opera l’artista ha voluto rappresentare l’amore per l’indipendenza nazionale che animò il Romanticismo. Il colore e la luce Il cielo è illuminato dai colori prevalenti del rosso, del bianco e del blu (i colori della bandiera francese), che tornano nella camicia azzurra e nella fusciacca rossa del ferito al centro o nella calza blu del cadavere sulla sinistra. La pennellata è rapida e mossa. I volumi dei corpi sono evidenziati dalle ombreggiature e dalla luce che produce un forte contrasto con le altre zone oscure.

Le reazioni

Quando La libertà che guida il popolo fu esposto, il pubblico rimase sconcertato per la violenza e la crudezza dell’opera. Delacroix fu criticato per l’eccessivo realismo con cui aveva trattato il tema del nudo. In realtà, nell’opera l’artista ha mescolato dettagli reali ed elementi tratti dall’arte classica. La Libertà, infatti, ricorda la greca Venere di Milo, esposta al Museo del Louvre, dove Delacroix poteva facilmente ammirarla.