Ipno, giocando con Le città invisibili di Italo Calvino

E’ una città fluida. Le case non sono mai ferme nello stesso posto: vorticano su loro stesse, cambiano
via, si coricano su un lato oppure si uniscono a un’altra abitazione. Pure il colore non resta lo stesso:
una casa all’alba può essere di color ciano e la sera di amaranto.
Gli abitanti di Ipno non aprono mai gli occhi perché non serve, si muovono all’interno della città
immaginando dove la loro destinazione possa trovarsi. Quel che è più sorprendente è che non vanno
mai addosso ad un muro e trovano sempre il luogo che cercano.
Ipno è talmente mutevole che essa stessa non si trova in un luogo preciso: coloro che si allontanano,
sempre ad occhi chiusi, indicano poi la strada che hanno percorso, ma chi la segue non raggiunge
mai la città. Se si vuole visitare Ipno si deve incominciare senza una meta…

Riccardo Nava 3SD