Il secondo principio di un artista chiamato Bansky

Banksy ha colpito ancora… sì proprio così. Non potete mancare alla mostra di questo artista misterioso del quale sono in esposizione le opere a Palazzo Ducale a Genova. La mostra si intitola “Il secondo principio di un artista chiamato Banksy” e sarà possibile visitarla fino al 29 marzo 2020.

Di lui non si conosce precisamente neanche il suo vero nome: forse si chiama Robin Gunningham e forse è nato intorno al 1970 ma si sa che è cresciuto a Bristol, in Inghilterra. Al momento è il maggior esponente della street art e si esprime principalmente utilizzando la tecnica dello stencil. Lui si definisce un existencilist, dal titolo della sua più famosa mostra a Los Angeles: Existencilism, gioco di parole tra “esistenzialismo” e “stencil”. Negli anni ha affinato questa tecnica creando gli stencil in laboratorio per essere più veloce durante la realizzazione delle sue opere in strada. E’ questo il suo
segreto che fino ad ora gli ha permesso di essere inafferrabile; infatti, il suo portavoce ha riferito che prima di affinare questa tecnica e di diventare “bansky”, era sempre troppo lento e veniva spesso colto in flagrante dalla polizia. Quasi tutte le sue opere sono ironiche e provocatorie e raccontano argomenti come la politica, la cultura e l’etica e lanciano spesso messaggi di pace. I soggetti che predilige sono bambini, soldati, scimmie, banane e topi con i quali ha riempito i muri di Londra. Banksy riesce a entrare nelle mostre famose e ad appendere una sua opera senza che nessuno possa vederlo o riconoscerlo e spesso possono passare parecchi giorni prima che qualcuno si accorga del suo passaggio in quanto le sue opere riproducono fedelmente quadri del ‘700 con l’aggiunta di particolari anacronistici tipo damine con maschere antigas oppure nobili che usano bombolette spray che, se non ben osservati, non balzano subito all’occhio. Celebre è la Gioconda con il viso giallo che lui stesso appese (di nascosto) al Louvre.

Il primo grande murale in esterni di Banksy è The Mild Mild West, dipinto nel 1997 per coprire una
pubblicità nel quartiere di Stokes Croft. Raffigura un orsacchiotto che lancia un cocktail molotov a
tre poliziotti in tenuta antisommossa.

Banksy è anche scultore, e una delle sue sculture più famose, The Drinker, somiglia molto al
Pensatore (di Rodin), ma con un segnale stradale sulla testa.

In esposizione alla mostra di Palazzo Ducale si può vedere anche una bellissima scultura in resina che raffigura un serpente che ingoia Topolino “Mickey Snake” infatti Bansky ha da sempre un rapporto controverso con la Disney in quanto a suo avviso rappresenta per l’infanzia un mondo dalla
retorica favolistica e irreale.

Tra i vari appellativi affibbiatigli spiccano “l’artista senza nome” e “l’invisibile dell’arte moderna e
le sue opere sono tracciate sui muri dalla Gran Bretagna alla Palestina. Proprio in quest’ultima, a
Betlemme, ha progettato e arredato un albergo con vista sul muro; il Walled Off Hotel

Come avrete capito questo artista riesce ad affascinare in svariati modi e ritengo che questa mostra
sia aperta a chiunque, giovani e non perchè i suoi contenuti sono più che mai contemporanei e
interessano tutti. E ricordate, prima di lasciare la mostra non dimenticate di apporre la vostra dedica
sul muro, proprio come Banksy….io l’ho fatto!

Sara Granata 3SD