LO STUDIO INCANTATO

Lo Studio Ghibli fondato nel “lontano” 1985 da Hayao Miyazaki, Isao Takahata,
Toshio Suzuki e Joe Hisaishi a Tokyo da 35 anni ci fa sognare paesaggi mai visti,
personaggi fuori dal comune e ci racconta storie magnifiche.
Le storie dei lungometraggi dello studio Ghibli sono molto spesso libri o saghe di
libri o addirittura miti.
Un elemento fondamentale dello studio Ghibli oltre al tratto distintivo e molto
morbido e alle donne forti che non hanno bisogno di un principe azzurro che le salvi
e ai personaggi incredibilmente umani sono di certo gli esseri immaginari.
In quasi ogni film dello studio c’è sempre un animale che può essere carino e
enigmatico come per esempio Totoro de “Il mio vicino Totoro” o il complesso e
divertente Calcifer de “Il castello errante di Howl” il quale è un simpatico fuocherello
che possiede un intelletto e una coscienza e fa muovere il possente castello attraverso
le montagne, oppure possiamo nominare il porco de “il porco rosso” il quale è un
pilota di aerei che sorvola il Mar Adriatico e molte volte lui stesso si contrappone ai
fascisti dicendo “ meglio  maiale che  fascista”.
Questi esseri incredibili dalle fattezze più disparate hanno comportamenti umani e
proprio questo fa assumere alla pellicola un tratto sognante.
I personaggi e soprattutto queste figure fuori dagli schemi hanno sempre delle
motivazioni e dei retroscena molto profondi che spingono lo spettatore a interrogarsi
su temi esistenziali.
Ricordo che dal primo febbraio molti dei film dello studio Ghibli sono disponibili
sulla piattaforma di streaming Netflix e per chi fosse interessato alla creazione di
questi film è disponibile sulla piattaforma di streaming  gratuita VVVID il film
documentario “Never Ending Man Hayao Mihazaki” che ci trasporta nella vita di
Mihazaki e di come affronti la vecchiaia, la morte dei suoi amici collaboratori, ma
soprattutto l’inesorabile desiderio di disegnare e far sognare il mondo intero.

Bruno Francato 3SD