Un’isola in Via delle rondini di Uri Orlev

Un’isola in Via delle rondini di Uri Orlev è un libro commovente che racconta la storia di un ragazzo ebreo, Alex, che cerca di sopravvivere durante l’occupazione nazista della Polonia. 

Il romanzo è narrato in prima persona e segue gli eventi dal punto di vista del giovane protagonista. Mentre cerca di sfuggire alla persecuzione nazista, Alex si nasconde in un seminterrato di una casa insieme ad altri rifugiati ebrei. La loro vita è molto difficile, con poca acqua e cibo e con la paura di essere scoperti dalle pattuglie naziste. 

La scrittura di Orlev è semplice ma potente. Riesce a catturare l’orrore e la disperazione della situazione in cui si trovano i personaggi, senza mai diventare eccessivamente cruda o violenta. Invece, il libro si concentra sulla forza della speranza e della solidarietà umana, mostrando come la gente possa aiutarsi a vicenda anche in tempi difficili. Un altro punto di forza del libro è la rappresentazione accurata della vita sotto l’occupazione nazista: Orlev descrive con grande attenzione i dettagli della vita quotidiana, dalla paura costante alle difficoltà logistiche e all’impossibilità di confidarsi con gli altri per paura di tradimenti.

In conclusione, Un’isola in via delle rondini è un libro toccante che affronta con coraggio e delicatezza un periodo tragico della storia europea. Consiglio questo libro a chiunque sia interessato alla storia dell’Olocausto, ma anche a chiunque sia alla ricerca di una storia commovente e ben scritta sulla resilienza umana.

Martina Morini, 3SB