Biondo era e bello.

Per celebrare il Dantedì abbiamo scelto di raccogliere alcuni libri, romanzi e saggi dedicati a Dante e ai suoi personaggi più celebri. 

Biondo era e bello di mario Tobino

Mario Tobino racconta la vita di Dante Alighieri, poeta che ama profondamente. Quest’opera è sia un saggio biografico sia un romanzo storico che ripercorre la vita del Sommo Poeta dalla sua infanzia fino alla morte. Tobino analizza molto accuratamente anche il contesto storico in cui visse Dante e gli intrighi politici del suo tempo.

Incipit del libro:

“Il giovinetto prendeva convinzione di sé. In casa non aveva nutrimento di affetti. Il padre era usuraio, che a quel tempo non era un mestiere losco. Dante tenne il genitore sempre ignoto. Lui che ha confessato in tanti versi le viscere della sua vita, del padre neppure poche sillabe. Il vecchio Alighieri badava al suo negozio, amministrava i beni, riscuoteva gli affitti. Del figlio non aveva cura.”

Inferno di Dan Brown

Il celebre professore Robert Langdon è esperto in simbologia e appassionato interprete del testo dantesco. Si trova in un ospedale di Firenze senza sapere di preciso cosa gli sia accaduto. Ha dolori ovunque e sa solo che qualcuno ha tentato di ucciderlo, ma non sa chi e perché. Capisce di essere nel mirino di un’organizzazione dalla quale deve scappare. Ha solo una traccia per salvarsi la vita: le terzine di Dante.

Incipit del libro:

“Lungo la riva dell’Arno, corro arrancando senza fiato.. Volto a sinistra in via Castellani, e mi dirigo verso nord, rannicchiandomi nell’ombra degli Uffizi. 

E loro continuano a inseguirmi. Il suono dei passi alle mie spalle si fa sempre più forte, mi danno la caccia con determinazione implacabile. Mi inseguono da anni,  ormai. Un’ostinazione che mi ha costretto alla clandestinità, a vivere in purgatorio, a lavorare sottoterra come un mostro   ctonio.
Io sono l’Ombra”.

Le Beatrici di Stefano Benni

Le Beatrici di Stefano Benni è un testo che nasce per il teatro che poi è diventato un libro. Benni ci regala otto figure di donne per l’appunto, “le Beatrici” che si raccontano in altrettanti monologhi. le protagoniste sono diversissime tra loro: una suora assatanata, una donna in carriera, un’altra ansiosa, una vecchia sognatrice e una bisbetica, una giovane donna inquieta, una donna lupo e infine un’adolescente crudele.                                                                                                                                                             Uno “spartito” di voci al femminile, un’opera unica, fra teatro e racconto.

Incipit del libro:

“Fior di vaniglia, il tempo passa e nessuno mi si piglia.
Si sposano tutte quante
E a me tocca di aspettare Dante”.   
“Oh, è curiosa la vita nel Medioevo. Che poi Medioevo lo dite voi, io dico milleduecentottantaquattro, poi voi lo chiamerete come vi pare, le epoche gli si da nome dopo. Le dittature, ad esempio, se ne parla male solo dopo, intanto tutti se le pippano. Volete vedere?”

L’alta fantasia di Pupi Avati

Ci troviamo a Ravenna nel 1321 e Dante muore nel convento di Santo Stefano degli Ulivi. Trent’anni dopo Giovanni Boccaccio riceve un importante incarico: andare in quel convento, dove risiede la figlia di Dante, e consegnarle un risarcimento in denaro per l’ingiusto esilio di suo padre. Questo viaggio stravolgerà la vita di Boccaccio e lo porterà ad affrontare molti disagi, ma lo porterà a conoscere i principali episodi della vita di  Dante. Questa vicenda è stata raccontata dal regista-scrittore Pupi Avati nel film Dante, uscito nelle sale italiane nel 2022.

Incipit del libro:

“Dal primo mattino Ravenna era stata bersaglio di una inclemente tempesta presagio della fine dell’estate. La grandine aveva devastato frutteti e fatto i vicoli torrenti. Tuttavia, malgrado quella pioggia cattiva, nella strada prospiciente una delle povere dimore dei Polentani, si ammassava una folla, lì per rispondere alle litanie del mortorio che un sacerdote blaterava da una delle finestrelle del sottotetto.”

Il Cavaliere del Giglio di Carla Maria Russo

Ci troviamo agli inizi del 1200 a Firenze, che è infiammata dagli scontri tra guelfi e ghibellini. Farinata degli Uberti, un nobile ghibellino, vive in prima persona la grande battaglia tra Siena e Firenze mentre il suo cuore si destreggia tra i suoi due grandi amori: la bella Adaleta, senese,e la sua Firenze. Questo libro tratta la storia di Farinata degli Uberti,un importante personaggio storico, reso celebre grazie ai versi dell’Inferno a lui dedicati.

Incipit del libro:

“Manente degli Uberti”, che tutti chiamavano con il soprannome di Farinata, era molto contento quella domenica, la terza di gennaio del 1216. Aveva appena ottenuto dal nonno Schiatta il permesso di partecipare al banchetto offerto dalla nobile famiglia dei Mazzinghi, per celebrare l’elevazione a cavaliere del figlio Mazzingo Tegrimi.

Farinata – dodici anni, terzo maschio di Jacopo e Giulia degli Uberti – secondo la madre era ancora troppo giovane per partecipare a una festa destinata a durare fino a tardi.”

Paolo e Francesca di Matteo Strukul

Questo libro parla di una delle più grandi storie d’amore mai scritte: quella tra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini. Francesca è una sognatrice, ama leggere le avventure, dei cavalieri di re Artù e vorrebbe sposare un grande cavaliere come Lancillotto; ma la sua famiglia l’ha promessa in sposa a Giovanni Malatesta, uno spietato guerriero. Quando Francesca conosce il fratello di Giovanni, Paolo,  tra i due sboccia un’irrefrenabile attrazione che cambierà per sempre il loro destino. La loro storia d’amore viene narrata da Dante nel V canto dell’Inferno, celebre per la dolcezza che emana e per l’affascinante storia. 

Incipit del libro:

“In cima alla torre, guardò la spianata sottostante: si stendeva ai piedi della collina, candida per la neve caduta. Si perdeva fino all’indaco del mare. L’acqua chiara, cerulea, tremava in lontananza. Uno stormo di corvi strillò nel cielo color stagno. Poi, neri e terribili, gli uccelli scesero in picchiata, planando sulla spianata, e dilagarono come una macchia d’inchiostro sulla cortina ghiacciata dei campi tutt’attorno.”

Come donna innamorata di Marco Santagata

Dante Alighieri è tormentato dalla morte della sua amata, Beatrice Portinari, e si domanda come potrà continuare a scrivere senza la sua Musa. In una Firenze in crisi politica, Dante cercherà di rimarginare la ferita che la morte di Beatrice ha creato nel suo cuore, mentre mantiene il rapporto con la moglie Gemma e cerca di portare a termine il suo capolavoro letterario. 

Incipit del libro:

“Sapeva che prima o poi ci sarebbe arrivato. Era il cuore del libro. Di più, era proprio per raccontare quella visione che aveva deciso di scrivere un libro. E adesso che c’era arrivato, esitava.

I sarcasmi di Guido li aveva messi nel conto. Lo avrebbero ferito, ma danneggiato no, anzi. Le punzecchiature che l’amico non gli avrebbe risparmiato neppure in pubblico non sarebbero state la riprova che lui, Dante, era Dante e che nessuno, foss’anche Guido Cavalcanti, poteva fargli cambiare idea?”

Camilla Ferlin, Giorgia Ghiozzi, 3 SB